AC Bregaglia - VPC 2: 1-1

I Randagi californiani conquistano la Val Bregaglia. 4 liga non ti temiamo!

Formazione: Cirolo, Crameri N., Rossi (C), Pellicioli, Menghini, Rampa, Triacca, Fanconi, Crameri M., Costa, Macsenti.

A disposizione: Crameri D., Pianta, Marchesi, Cagnoni, Lucini, Merlo, Vecellio.

Sabato 15 giugno, al Sotaram Stadium a Vicosoprano, è andato in scena l’ultimo atto del campionato di quinta lega più combattuto degli ultimi anni. Il Coira, che ha giocato il giorno prima, si è laureato campione e ha dunque staccato il primo biglietto per la quarta lega. A contendersi l’ultimo posto disponibile rimangono l’AC Bregaglia e la Valposchiavo Calcio. Entrambe a 19 punti. La partita odierna è spartiacque: una finale a tutti gli effetti. Allacciate le cinture.

Nel pre partita la tensione è palpabile, sciame di farfalle danzano all’impazzita nello stomaco. Oggi a guidare i randagi a bordocampo ci sono gli esperti Pedroli e Nogheredo.

Il campo, viste le secchiate d’acqua scese dal cielo, in alcune zone ha le parvenze di una piscina pubblica. Oltre ai tacchetti a sei, per attraversare alcuni tratti del campo, servirebbe una canoa. Ma torniamo alla partita. Durante le prime fasi di gioco le squadre cominciano a studiarsi. Qualche lancio lungo degli avversari inizia a creare i primi grattacapi al reparto difensivo giallonero. Il terreno è scivoloso e ogni pallone può diventare una mina vagante. Dopo questa fase di studio i randagi iniziano a macinare gioco e da un’azione corale, condita da un assist al bacio di Fanconi, Macsenti la sblocca con un gol capolavoro in semirovresciata. Esultanza sotto i nostri tifosi, arrivati in massa per l’occasione, e prime scariche di adrenalina. Breve parentesi Ceroniana: Macsenti discende da una secolare dinastia di portieri. Fin da piccolo indossa i guantoni e si occupa di mantenere inviolata la porta. Decide poi, in tarda adolescenza, di cambiare pelle e di mutarsi in un attaccante. Il suo apporto offensivo, durante questo girone di ritorno, è stato determinante. Trascinatore.

Ma torniamo al Sotaram. Il primo tempo sta per concludersi ma, allo scoccare del gong, avviene un colpo di scena. Un avversario viene agganciato in aria, l’arbitro vede e fischia un calcio di rigore a favore del Bregaglia: 1 a 1. È una doccia fredda per i randagi; linfa vitale per i bregagliotti.

Durante il secondo tempo la partita diventa più nervosa. Il Bregaglia alza il baricentro e ci schiaccia nella nostra metacampo. In contropiede abbiamo però due grandi occasioni per portarci nuovamente in vantaggio. Ci prova Saran e in seguito Macsenti ma il pallone finisce fuori di poco. Nel primo caso no, non di poco. Negli ultimi minuti della partita il Bregaglia colpisce un palo e nell’occasione seguente reclama un fallo sul loro centravanti al limite dell’aria. Materiale da VAR. Per l’arbitro è tutto regolare, si gioca. Al 93’ il direttore di gara fischia la fine della partita: i Randagi sono promossi in quarta lega mentre il Bregaglia deve accontentarsi di aver fatto un grande girone di ritorno. La classifica ci vede entrambe a 20 punti, ma il fattore fair play, ci fa stare davanti. Partono i fumogeni gialloneri, il Sotaram diventa il paradiso terrestre.

È stata una stagione strepitosa per i randagi. A inizio anno l’obiettivo dichiarato dai condottieri Kalt e Cirolo era chiaro: tornare in quarta lega. L’obiettivo è stato raggiunto. Ringrazio chi, durante l’anno, ha contribuito a costruire questa vittoria: Cirolo, Kalt, Piloni, Bicio (extra muros), e Vasse. Grazie ai tifosi che ci hanno sostenuto durante la stagione e a chi non ha avuto paura di attraversare passi ed intemperie per sostenerci in Bregaglia.

Tornati in valle ha inizio la festa… Un coro è ricorrente: si salta più volte durante la notte, in continuazione, a più riprese. In loop.

Dajee Randagi!

Noce