VPC 2 - Chur 97 3: 0-4 (0-3)

Dopo l’ultima amara sconfitta fuori casa, la VPC 2 si trova ad affrontare la capolista Chur 97 tra le mura amiche. Una partita difficile sulla carta non solo considerando la classifica, ma anche le qualità tecniche degli avversari.

 

Formazione: Pedrazzi; Almeida, Jochum, Cortesi, Santos Pinto; Crameri Fabio, Pellicioli, Monigatti, Lardi; Crameri Gabriele, Plozza.

A disposizione: Lopes, Marchesi, Fioletti, Pinto.

 

Nonostante il livello e la determinazione dei giocatori in maglia rossa, la VPC deve però dimostrare cattiveria agonistica e voglia di riscatto. Non sempre nel calcio vince la squadra più forte; allora perché non provarci? Secondo Boškov, infatti, celebre calciatore e allenatore del passato, “partita finisce quando arbitro fischia”.

La speranza è dunque l’ultima a morire e la VPC prova subito ad impensierire la retroguardia del Chur 97 con un missile da fuori che per poco non sorprende il portiere avversario. Con il passare dei minuti, però, la differenza tra le due squadre inizia ad emergere, e dopo qualche affanno i gialloneri subiscono goal.

Dalla prima rete in poi gli avversari fanno girare velocemente il pallone rendendosi pericolosi più di una volta. Prima della pausa arrivano la seconda e la terza rete, che ci mettono in ginocchio. La VPC fatica a costruire gioco e ogni volta che supera la linea del centrocampo c'è troppa fretta di smistare il pallone. Il risultato è: molta confusione in campo e diversi palloni giocabili che vengono sprecati malamente.

Nel secondo tempo l’imperativo è quello di non subire maggiormente il gioco schiacciante degli avversari e magari provare a colpire in contropiede, anche se una rimonta appare alquanto improbabile. I giovani valposchiavini ce la mettono tutta, ma pagano l’inesperienza e lo strapotere tecnico del Chur 97. La difesa respinge più volte le iniziative dei giocatori in maglia rossa, ma alla fine arriva anche il quarto goal.

Finisce così una partita molto sofferta, come era tra l’altro prevedibile. Nonostante ciò, non tutto è da buttare. La solidità difensiva del secondo tempo si è rivelata incoraggiante e qualche scintilla in attacco durante l’arco del match si è vista. La VPC 2 è una squadra unita, ma si è dovuta arrendere davanti ad un gioco spumeggiante e produttivo. C'è rammarico per non essere riusciti a portare a casa qualcosa in più, ma forse non era la partita giusta per mostrare le nostre qualità.

Ora però bisogna reagire e dare un segnale ad un ambiente che ultimamente meritava di più, ma ha raccolto troppo poco. Bisogna sbagliare meno passaggi, essere più concreti in certe zone del campo e mantenere la concentrazione alta durante i novanta minuti. La squadra è giovane e può migliorare ancora, l’importante è non arrendersi mai!

Raffaele Lopes