Pagellone VPC 1

Pagellone della VPC 1
Ed eccoci qui, a scrivere e descrivere un’altra pagina di storia della nostra società. Seconda salvezza consecutiva in Seconda Divisione per la Valposchiavo Calcio, raggiunta con un turno d’anticipo e senza mai andare nel panico. Anzi. Sempre consapevoli dei nostri mezzi, a recriminare per punti persi malamente o per episodi sfortunati… altrimenti oggi parleremmo di una stagione da metà o alta classifica.
Un altro record, un traguardo storico che profuma di irripetibile.
Va detto: bisogna ringraziare tutti, ma proprio tutti.
Su tutti, però, forse un nome merita un plauso in più: il nostro DS Michele Pedroli, che ha avuto la forza e il coraggio di mettere insieme questa squadra e questo staff tecnico, nonostante polemiche che lasciano il tempo che trovano e divergenze fisiologiche. Quello che ha costruito resterà e sarà immortale nella piccola grande storia di questa società.
Ancora una volta, grazie e complimenti a chiunque abbia fatto parte o contribuito, anche solo in minima parte, a questa società che rappresenta una risorsa preziosa e un autentico rifugio per la nostra splendida Valle.
Stiamo vivendo un sogno calcistico che ha proporzioni enormi, qualcosa di straordinario che ci riempie di orgoglio e passione.
Ci prepariamo, per la terza volta consecutiva, ad affrontare un campionato in cui ormai siamo diventati degli habitué: una squadra che tutti conoscono, che tutti rispettano, e che molti temono.
Ben pochi sono stati, sono e ci saranno realmente superiori.
Ora, quello che ogni sostenitore, appassionato, giocatore, dirigente o semplice cittadino può fare è godersi appieno questo miracolo sportivo.
Una squadra e una società che stanno probabilmente vivendo il momento più alto e roseo della loro storia.
Un momento che, come detto, ha già oggi un sapore di "nostralgia" (sì, nostalgia nostrana) perché profuma di irripetibile.
Per ogni sostenitore, cittadino e protagonista di questo sogno: un motivo di orgoglio autentico.
E allora ecco il nostro Pagellone, nato per premiare e immortalare gli eroi di questa impresa.
Un ricordo goliardico da riesumare un domani negli archivi editoriali.
Perché il calcio, in fondo, è anche questo: spensieratezza, leggerezza, libertà, goliardia, speranza, sfogo...
Fattori enormi e valori che ahinoi, sembrano sempre più rari, ma che noi abbiamo la fortuna di vivere, sentire e difendere.
In ordine alfabetico:
Bormolini Paolo
Pensava che, essendo di Livigno, ne avesse già viste di tutti i colori dentro e fuori dallo spogliatoio… ma si sbagliava di grosso! In questo gruppo folle si è trovato subito a suo agio (e questo la dice lunga sul personaggio), sfoderando tutta la sua classe e esplosività.
Giocatore davvero pazzesco (sarà che di secondo nome fa Giuseppe).
Ragazzo d’oro: umile, rispettoso e incredibilmente versatile… salvo in porta e, per ovvie ragioni che tutti ben conosciamo, sotto porta, può giocare dove vuole, grazie alle sue enormi potenzialità tecniche e atletiche.
In assoluto, la sorpresa più bella e positiva della stagione.
Alexandre Rodrigues da Silva, Pato
Braun Elias
Neres di nome e di fatto, cresce allenamento dopo allenamento, dimostrando di avere doti calcistiche e fisiche notevoli.
Una vera scheggia impazzita, una spina costante nel fianco degli avversari.
Segna anche qualche gol e serve assist preziosi, considerando la sua giovanissima età per questo livello.
Per ricaricare le batterie si prende una pausa di un mesetto proprio all’inizio del girone di ritorno…
Ma tutto il Manajuana ingerito durante questo periodo lo fa tornare in campo più esplosivo di prima.
Edmundo “O Animal”
Cathieni Mattia
Cat è ormai il bomber indiscusso della squadra, un uragano a briglia sciolta che si abbatte su ogni difesa della Seconda Lega.
Si consolida sempre di più all’interno di quello che sarà il suo gruppo, di cui sarà leader carismatico e modello da seguire.
A volte si dimentica in che giorno festeggiare l’ennesimo gol o l’ennesima vittoria, e ci mette un attimo a carburare... ma quando ingrana, le difese si aprono come le acque del Mar Rosso davanti a Mosè.
Straripante.
Lamine Yamal
Cortesi Moreno
Non importa che giorno della settimana sia.
Non importa a che ora sia l’allenamento.
Non importa se piove, nevica o c’è il sole a picco.
Non importa se aveva detto che veniva… o che non veniva.
Lui appare.
Misteriosamente, dieci minuti dopo l’inizio dell’allenamento.
In corsa, con pantaloncini e maglietta corta, a volte addirittura senza calzettoni, sostituiti da fantasmini da spiaggia. E da quel momento in poi, è il panico.
Inizia a radere al suolo tutto ciò che gli si para davanti. Ovviamente, anche i suoi stessi compagni nella partitella.
Smanicato personalizzato e via a randellare il mondo intero.
Tazmania vestito da Marc Lenders
Cristiano Luca
L’eterno Cap raggiunge un altro enorme traguardo con la Valposchiavo Calcio, che da quando è nata non ha mai abbandonato.
Ora, piano piano, quatto quatto... sta davvero per superare Erione!
Compra le scarpe nuove, e questo è un indizio.
Si narra che l’organizzazione della festa d’addio al calcio giocato del Cap sia stata affidata a De Campo.
Isaak Hayik
De Campo Alessandro
Un esperimento genetico ancora da analizzare e identificare?
Un’entità paranormale che comunica solo con grugniti e Madonne?
Una creatura inquietante che cerca i “Best Durum in Town” nonostante sia convinto asciughino la bocca come un vino tannico?
Uno sciamano della Cartiera Centrale, stregato dagli occhi a mandorla dopo il suo viaggio nel paese del Sol Levante, capace di generare abachi, sveglie per pisokkatori, cappellini per real pikenta e feriti gravi quando cerca di passare il pallone?
Le teorie si sprecano.
Per noi è solo un incubo in pantaloncini… Una motosega vagante… Santo patrono dell’ignoranza e dell’insulto che quest’anno ha collezionato più cartellini gialli che presenze alle partite.
Vinnie Jones
Fanconi Alessandro
Fanco, detto anche Franco, è un giovanissimo talento che approda in prima squadra in questo girone di ritorno.
Si sente subito a suo agio e mette in mostra colpi di alta classe, grazie a una tecnica di calcio particolare e raffinata.
Cresce partita dopo partita, fino a guadagnarsi la prima da titolare nell’ultima gara di campionato, dove dimostra grande personalità. Il futuro è suo!
Niccolò Moriconi per somiglianza e Arda Guler per talento
Fioletti Nicola
Lo scorso anno, nel pagellone, si invitava la società a spedire “Future” da Tim Cook per installargli una nuova batteria duratura, compatibile con ogni cavo e presa elettrica, visti i noti problemi di crampi già al settimo minuto della partitella di allenamento.
Non si sa come, probabilmente le stregonerie perfezionate ai suoi danni dallo sciamano De Campo sembrano avergli attivato una batteria stile Duracell e installato il “matrix” delle acrobazie di un sacro maestro Shaolin.
Giocatore completamente diverso, cresciuto tantissimo… ovviamente calcisticamente parlando, perché altrimenti fa a gara con il sottoscritto e Gherardi per pigliarsi il bambino più piccolo all’ingresso in campo nell’ultima partita di campionato, quantomeno per fuoriuscire il nuovo taglio di capelli nelle foto.
Xherdan Shaqiri
Fiorina Alessandro
AdrenalinAle è il nostro perno, ormai un mostro sacro della difesa giallonera. Nonostante gli anni che avanzano e gli impegni sempre più onerosi, porta in campo la sua proverbiale energia e potenza.
A volte sembra completamente posseduto, probabilmente anche lui intrugliato dalle pozioni dello sciamano De Campo, e si lancia all’inseguimento di palloni e attaccanti evocando Cannavaro in una semifinale contro i crucchi, ben nota a tutti.
Shinra Tensei! Si quella di Naruto si intende, non l’altra!
Fiorina Massimiliano
Dopo il grave infortunio subito ad aprile 2024, ricomincia il girone di ritorno partendo sostanzialmente dal primo minuto della prima partita e fermandosi solo prima dell’ultima, a salvezza ormai certa.
Il suo ritorno alla guida della difesa solidifica e potenzia il reparto: torna finalmente ai livelli di un tempo, sfoderando scarpate, testate, nasate a ogni avversario e aperture che sembrano non solo dei fuori campo baseballistici, ma vere e proprie fuori stadio, indirizzate a ogni cofano nei parcheggi.
Ministro della Difesa, abilitato alla vittoria!
Big Max is back in business and all hell's breaking loose! Bentornato, Giuseppe Garibaldi, eroe dei due mondi!
Giorgio Chiellini
Gherardi Marco
Ghera è sostanzialmente un mix tra Clarence Seedorf e Amato Ciciretti, una vera e propria forza della natura in formato tascabile.
Anche lui è un giocatore versatile, capace di ricoprire molti ruoli grazie alla sua “garra” e alla sua “gamba”!
Pecca a volte nella giocata efficace e ruba un rigore che grida ancora vendetta… ma cosa si può dire a un talento del genere, classe 2005?
Sì, avete letto bene: 2005! Le rane di Polaggia fanno miracoli!
Lionel Messi in his early days.
Marocco Mattia
Basterebbe leggere il suo curriculum per rendersi conto di chi abbiamo l’onore di vedere allenarsi e giocare con i colori di questa maglia.
Matti è un ragazzo speciale, dentro e fuori dal campo. Ci ha deliziato con gesti che difficilmente rivedremo sui campi alle nostre latitudini.
Ha apprezzato sin da subito la naturale, spontanea e sana ignoranza che regna in Valle, affermando che nella sua lunga carriera, che va geograficamente da Grosio a Roma, pensava di averle viste tutte, e invece siamo riusciti a stupirlo.
Semplicemente un fuoriclasse!
Gianluigi Donnarumma.
Merlo Mattia
Felice di vivere questo staff, questo gruppo e questo momento.
Anche quest’anno si era promesso di non scrivere più il pagellone finale per questioni etico-morali…
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
come sempre: José María Gutiérrez Hernández
Pola Nicolò
Nonostante gli impegni, le primavere e i soliti piccoli eccessi della vita si dimentica di avere 34 anni, alimentando quella voglia ormai diventata dipendenza, di dominare i campi da calcio elvetici.
Più solido che mai, si gestisce bene e non ne sbaglia una. Fatica un po’ sotto i 45 gradi di Au-Berneck a rientrare per l’ultimo calcio d’angolo al 95°, ma da lì in poi non si ferma più e sembra ormai diventato bionico.
Per descrivere questo giocatore non si trovano più parole né aggettivi.
Che sia per lui (e per altri) “The Last Dance” o l’inizio di una nuova era, nessuno lo sa…
Sappiamo solo che la penna che tiene in mano per scrivere la storia ha l’inchiostro infinito, e dunque decide lui quante pagine ha ancora voglia di scrivere.
Zeus, Re degli dèi… e nel calcio, ora che è tornato mister Togni, lo ribattezziamo come agli albori:
Antonio Cassano
Rampa Saran
Saranno Famosi, dopo anni lontano dalla prima squadra, torna ufficialmente nel gruppo e lo fa da protagonista. Gioca nel suo ruolo, ora si spera preferito, e disputa una stagione da incorniciare. Ufficialmente NON assolutissimamente eletto DJ del gruppo, sfodera la peggio musica del mondo, scavalcando di diritto tutti i suoi predecessori… Noghe compreso.
Denzel Dumfries
Roffinoli Nicolas
Rufo, detto anche Roofies, è un vero e proprio sedativo per gli attaccanti avversari. Fin dal primo contatto con gli attaccanti gli fa capire chi comanda e li costringe a fare quello che vuole lui.
Scherzi a parte, Nicolas è un altro ragazzo d’oro che si è ambientato e integrato al meglio in questa pazza realtà.
Soffre molto le trasferte brevissime di circa 250 km (solo andata), con due passi alpini nel mezzo, per una durata media di circa 3 ore e 50 (solo andata) considerando che parte da Sondrio. Non si sa se la colpa sia della guida del Cap, di Fernando o di Saran con il pullmino, oppure dell’effetto delle verdure insolite di cui si nutre prima delle partite.
D’altronde, chi “seda” come lui doveva per forza trovare affinità con il sedano.
Leonardo Spinazzola
Rossi Daniele
Eccolo, l’eroe della salvezza. Dopo Emanuele Oberti lo scorso anno, un nuovo miracolo si compie in casa VPC, e porta la firma di Lello Rossi.
Risuona ormai in tutta la Svizzera orientale il grido: “ci siamo salvati grazie a una doppietta di Lello Rossi” ormai diventato virale e trend assoluto.
Scherzi a parte, Lello, spesso lontano dalla valle, mette anima e cuore ogni volta che viene chiamato in causa.
E nella partita più delicata della stagione, sotto 3-0 contro la capolista, ci crede e trascina la squadra verso un pareggio impossibile e insperato, che ci ha regalato la salvezza e una delle emozioni più forti di sempre.
Cuore di Drago!
Paolo Maldini.
Triacca Gino
Gino è il giocatore più tranquillo e pacifico in allenamento e nella vita… ma si trasforma in Joey Barton non appena vede degli avversari in campo.
Talento e dedizione: quando viene chiamato in causa, dà sempre un contributo enorme.
È l’unico giocatore ad aver superato persino De Campo nel collezionare i cartellini gialli più assurdi e incredibili di sempre.
Credo che, prima o poi, riuscirà a farsi ammonire anche dalla tribuna, facendo scattare la squalifica dei quattro cartellini con appena due partite giocate sul campo.
appunto: Joey Barton
Vanotti Mattia
Così come l’amico e compaesano Ghera, ci mette un attimo ad adattarsi al diverso tipo di calcio che si gioca a queste latitudini. Visto l’amore che prova per il pallone non vuole lasciarlo mai dai suoi piedi, e passarlo in stile cestistico a un unico terminale fisso, come se fossimo al palazzetto degli Utah Jazz tra il 1985 e il 2003.
Partita dopo partita, però, specialmente in questo girone di ritorno, cresce moltissimo, così come tutta la squadra in generale.
Danza letteralmente con il pallone tra i piedi, dotato di enorme tecnica individuale ma anche di qualità da incontrista.
Sembra a tutti gli effetti un giocatore di grande e longeva esperienza, come immancabilmente gli fa notare il mister (non sempre riferendosi all’aspetto calcistico) e invece è solo un classe 2004!
Attilio “Popeye” Lombardo.
Viviani Luca
Luca è tanto riservato quanto prezioso. Il suo contributo al gruppo è stato fondamentale: sempre pronto e sempre disposto a dare tutto per la squadra.
Emblematico un episodio avvenuto durante un allenamento, quando, dopo l’ennesimo gol subito per colpa di disattenzioni e scarso impegno da parte della squadra di cui difendeva i pali, ci ha cazziati come se stessimo giocando la finale di Champions League. Chapeau!
A proposito, qualcuno di voi sa quanto è finita la finale di Champions League?
Angelo Peruzzi.
Khalil Mahdi / Cortesi Nakarin / Crameri Mauro / Bruga Manuel / Cortesi Oscar / Quadrio Simone / Menghini Livio
Fanno parte del gruppo e della squadra, ma per svariati motivi o contribuiscono all’altra impresa gloriosa della società in VPC2, oppure la lasciano.
Tutti loro hanno dato un enorme supporto, portando simpatia e una sanissima ignoranza in questa banda di svalvolate brave persone.
Grazie e complimenti a tutti!
Staff tecnico
Bazzi Marcello
Prima esperienza calcistica su suolo elvetico per mister Bazzi, che però sembra già conoscere ogni singolo aspetto di tutto, quasi come se sapesse in anticipo cosa succederà.
Competenza calcistica enorme, occhio vigile su ogni dettaglio, qualità degli allenamenti mai vista prima e tanto lavoro sporco e di supporto.
Una personalità, una competenza e una cazzimma che farebbero invidia anche ad Antonio Conte.
Severo al punto giusto quando serve, ma con un sorriso contagioso e una fine sensibilità che tengono insieme il gruppo e fanno emergere uno splendido lato umano.
Molto più di una spalla: tiene alta la tensione, il livello e i ritmi fino all’ultimo secondo.
Se chiamato a prendere in mano il gruppo, non si fa trovare pronto… di più! Come quando ci ha letteralmente telecomandati alla vittoria contro il Vaduz nel girone di andata.
Si narra che l’arbitro di Romanshorn, dopo quel suo “ragguaglio” impettito a fine partita, sia finito in una cella imbottita d’isolamento… e non voglia più uscire!
Fedelissimo!
Germán Burgos
Bolandrini Erio e Marelli Franco
Queste due leggende viventi hanno fatto sì che la squadra potesse allenarsi e schierare in campo i migliori portieri di tutta la lega.
Grazie!
Togni Tiziano
“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano…” recitava una canzone.
Ecco, questo amore è lo stesso che provano reciprocamente la Valposchiavo Calcio e Tiziano Togni.
Ritorna sulla panchina della Valposchiavo a 9 anni di distanza, e lo fa in pompa magna: porta con sé alcuni fedelissimi, ne ritrova altri e si avventura con nuovi volti, con la solita passione, professionalità e cuore.
Durante le partite soffre più di un fachiro improvvisato sui carboni ardenti, ma è talmente in pace con sé stesso e felice della squadra che ha creato e costruito allenamento dopo allenamento partita dopo partita, che nemmeno la paura delle parole al vento riesce più a scalfirlo.
Sembra impossibile, ma è ancora più abbronzato di prima… Surriscaldamento globale? No, surriscaldamento del cuore!
Bentornato e grazie di tutto!
Pep Guardiola con l’estetista di Carlo Conti