VPC Allievi D - Chur “d”: 6-3 (3-0)

Terza vittoria consecutiva per gli allievi D che superano con punteggio tennistico un'altra squadra di Coira.

Formazione: Diogo, Alessio, Daniele, Gino, Amedeo (Mirco), Lars, Monica, Geremia (Giorgio), Francesco.

Ottima prestazione malgrado alcune assenze; da migliorare, però, la concretezza sotto porta e il gioco di squadra, a volte troppo individuale.

Partono forte i nostri allievi e già al sesto minuto troviamo la via del goal grazie a Francesco, 1-0. Passano pochi minuti e con un'azione travolgente, Monica entra in area e tira, la palla colpisce il palo e sulla ribattuta Francesco è lesto a ribadire in rete, 2-0. C'è una sola squadra in campo: la VPC continua ad attaccare, dobbiamo però aspettare fino al 35' per trovare il 3-0. Giorgio è bravo ad approfittare di un'indecisione della difesa avversaria. Finisce il primo tempo e siamo solo sul 3-0; un palo, una traversa e altri errori sotto porta ci impediscono di andare alla pausa con un punteggio migliore a nostro favore.

Nella ripresa le cose non cambiano e già al 37' su azione da calcio d'angolo, Monica riesce a battere il portiere avversario per la quarta volta. Passano pochi minuti e ancora da calcio d'angolo realizziamo il 5-0, stavolta grazie ad un maldestro intervento di un avversario che realizza una clamorosa autorete. A questo punto ci rilassiamo e di conseguenza subiamo in pochi minuti due reti evitabilissime, ora il risultato è di 5-2. Da notare comunque la buona prestazione della difesa, per l'occasione Diogo in porta e Daniele difensore centrale. A dieci minuti dal termine ci pensa ancora Monica a ristabilire le distanze realizzando il 6-2. Nel finale subiamo in contropiede la terza rete degli avversari che fissano il punteggio finale sul 6-3.

Ancora un'ottima prova dei nostri allievi che ora respirano l'aria di alta classifica. Sabato prossimo giochiamo ancora in casa, avversario di turno il Davos che ha gli stessi nostri punti. In palio c'è il secondo posto in classifica. Partita da non perdere, vi aspettiamo numerosi.

Adolfo Tuena