Vaduz - VPC allievi C 1 : 2

Gli allievi C battono il Vaduz per 2 a 1

Formazione VPC: Rossi; Fernandez, Compagnoni, Mengotti, Del Barba; Isepponi E., Cortesi, Plozza, Zala A.; Kabalin, Crameri I. A disposizione: Plozza, Feifer, Isepponi M., Zala F. “Che masnada c’am ga na dacc”, diceva in questi casi un mio amico omonimo quando si vinceva in trasferta con un risultato di misura. Battute a parte, gli Allievi C vincono ancora una volta lontano da casa, questa volta nel Principato, battendo anche la capolista Vaduz, dopo aver superato la settimana precedente, sempre in trasferta, l’altra capolista Bad Ragaz. Ora possono godersi i piani alti della classifica. Durante la conferenza stampa prima del fischio d’inizio, l’allenatore del Vaduz aveva dichiarato di voler vincere il campionato a tutti i costi. La reazione della squadra ospite è stata subito all’insegna del “g’al dam nualtri…” e la partita è cominciata con ritmi elevati e massima concentrazione. I primi dieci minuti hanno visto uno sforzo notevole della VPC, caratterizzato da una traversa colpita da Crameri e da una ghiottissima occasione, a pochi metri dalla porta, sempre dello stesso attaccante vpcino. La legge del “gol mancato, gol subito” si concretizza alla mezz’ora: calcio d’angolo per il Vaduz e 1:0, complice la solita ingenuità sulle palle ferme. Ma quattro minuti dopo arriva la pronta reazione: Kabalin, dopo una lunga sgroppata, lascia sul posto i difensori avversari e insacca con autorevolezza la palla del meritato pareggio. Quando il gioco si fa duro, ora gli Allievi C non si tirano indietro. Il secondo tempo è caratterizzato da un gioco molto atletico e poco tecnico. Gli avversari del Vaduz concludono a rete solo una volta e Matteo Rossi, debuttante portiere, ha gioco facile. Sull’altro fronte, al 65°, dopo una punizione di Matteo Cortesi non trattenuta da portiere, Mattia Isepponi è il più lesto a sfruttare la palla vagante nell’area piccola del Vaduz e a portare la VPC sull’1:2. Da lì in avanti, un quarto d’ora di “fuochi d’artificio”: non tanto per le belle azioni o conclusioni pericolose, quanto per il nervosismo e i falli, che si traducono in due cartellini gialli e due espulsioni per la VPC, oltre a un’espulsione per la squadra del Liechtenstein. Il tutto al cospetto di un arbitro apparso in evidente difficoltà. Ma anche questo è il calcio. Come diceva un mio vecchio amico, portiere dell’US Brusiese a cui mancavano due dita di una mano, gli Allievi C questa volta hanno giocato anche “cul curtel in buca”. Danilo Nussio