VPC 2 – FC Davos 1: 3-3 (1-2)

La VPC 2 agguanta un pareggio contro il FC Davos in un pomeriggio pieno di colpi di scena.

Formazione: Pianta Emanuele; Pianta Nicola, Jochum, Almeida, Cortesi; Lardi, Crameri Gabriele, Sala, Crameri Fabio; Plozza, Marchesi.

A disposizione: Pedrazzi, Pellicioli, Scaramuzzi, Fioletti, Lopes, Imperati.

 

Nel torrido pomeriggio di sabato i padroni di casa scendono in campo contro la formazione di Davos. Il morale dopo la vittoria in extremis ottenuta contro il Sargans è alto e l’obiettivo è quello di ripetere la prestazione grintosa di una settimana fa, magari andando a segno prima del recupero.

Questa volta i gol non mancano, ma la sfida si mette subito male per la VPC che, in un inizio poco convincente, soffre molto gli attacchi della formazione ospite. Il Davos ci sovrasta fisicamente e tatticamente, creando molte occasioni e non concedendo alcuno spiraglio ai nostri attaccanti. Verso il 20esimo minuto subiamo infatti la prima rete su calcio di punizione. Dopo pochi minuti gli avversari vanno nuovamente a segno, questa volta su azione.

Paradossalmente, è in questo momento che la VPC inizia a giocare da VPC. Palla bassa, più movimento e più cattiveria ci permettono di uscire dal guscio e proporci in avanti con più insistenza.

Dopo una breve pausa concessa dall’arbitro per dissetarci, passiamo alla difesa a 3 e inseriamo la trazione offensiva. Tuttavia fatichiamo ancora ad entrare nei sedici metri. A pochi minuti dall’intervallo Gabriele colpisce la traversa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il primo ad arrivare sul rimpallo è l’altro Crameri, Mixer, che firma il tap-in e accorcia le distanze per i gialloneri.

Le squadre rientrano negli spogliatoi sul risultato di 1:2. Nella ripresa i nostri mister inseriscono forze fresche e ci spingono ad andare a cercare la rete del pareggio. La partita ora è più equilibrata: anche gli avversari sembrano subire il caldo e i ritmi rallentano un po’. Di conseguenza il gioco si porta più sul piano fisico e, data anche l’incompetenza [dal vocabolario Treccani: mancanza di competenza, cioè del potere necessario, da parte di un organo, a svolgere una determinata funzione] dell’arbitro, la partita s’infiamma. Vengono ammoniti due avversari e un giallonero.

La VPC riesce comunque a trarre vantaggio da questa situazione grazie a Fabio (Pelliccioli, questa volta) che, proprio su un calcio di punizione dal limite dell’area, riporta il risultato in parità. Sull’onda dell’entusiasmo i padroni di casa spingono ancora e creano diverse buone occasioni da gol. Causa la stanchezza e alcuni infortuni, Mister Zugnoni si vede costretto a ritoccare continuamente la formazione, in una fase di partita dove ormai la tattica non conta più. Ciononostante, ogni giocatore in campo da tutto di sé e non si accontenta del pareggio.

A circa dieci minuti dalla fine l’arbitro fischia un altro calcio di punizione da posizione invitante per i gialloneri. A presentarsi alla battuta è di nuovo Fabio, alla ricerca della doppietta personale. Gli spettatori in tribuna trattengono il fiato, la palla scagliata forte e con precisione aggira la barriera e non lascia scampo al portiere per la seconda volta. La VPC si porta in vantaggio! Il Davos si butta subito alla ricerca del gol, la difesa giallonera traballa ma non molla. Negli ultimi minuti Giacomo è chiamato a compiere una grande parata per salvare il risultato. Proprio mentre tutti aspettano il triplice fischio dell’arbitro, gli avversari siglano la rete del pareggio (di dubbia regolarità) su calcio d’angolo.

Il risultato finale è di 3:3, un pareggio amaro per come è arrivato, ma obiettivamente giusto per quanto si è visto in campo. Spiace invece dover parlare, per l’ennesima volta, di un arbitraggio al di sotto delle aspettative. Fatto che spesso e volentieri non solo condiziona i risultati, ma distoglie anche le energie e le attenzioni di noi giovani calciatori e di chi ci guarda dal vero significato della parola sport [dal vocabolario Treccani: attività intesa a sviluppare le capacità fisiche e insieme psichiche, sia per spirito competitivo, sia, fin dalle origini, per divertimento].

Federico Jochum